
La figurazione è per me, da sempre, una necessità primaria che ha condizionato, non poco, la ricerca della mia individualità artistica.
La vocazione alla figura umana e la parallela voglia di astrazione creano un forte contrasto, quindi la necessità di una continua ricerca per ottenere l’armonia compositiva e per conseguire equilibrio negli accostamenti cromatici probabilmente guidati, a livello inconscio, dalla forte luce della mia terra.
Non ho mai sentito il bisogno di appartenere ad una “dimora stabile”, semmai di abitare in “rifugi provvisori”, nutrendo, sempre di più nel tempo, la necessità di esprimermi con il colore,... la forza del colore.
La “costruzione” della famiglia e l’impegno nell’insegnamento hanno assorbito gran parte del mio tempo rendendo incostante l’attività artistica.
Solo da qualche anno ho trovato un ritmo regolare nel lavoro d’artista e questo mi da forza creativa e mi fa pensare che, in fondo, in me, artisticamente tanto deve ancora avvenire.